Il Fascino eterno e prezioso sprigionato dalle pietre
Dal nonno scultore e dal padre artigiano del marmo, Nicola Gagliardi (classe 1944) ha attinto gli essenziali rudimenti della scultura lapicida. In seguito frequenta e si diploma nel 1967 all’Accademia di Brera con il valente medaglista Ettore Calvelli. Inizia, così la libera professione e frequenta in quegli anni gli studi degli scultori Carmelo Cappello, Riccardo Pitter e dei pittori Gino Moro, e Domenico Purificato.
L’attività fin dai primi anni si orienta su due fronti: le creazione di sue opere su temi particolari, e monumenti celebrativi, e in parallelo si dedica alla replica e al restauro di sculture storiche.
Riguardo al primo filone, va detto che dal 1966 ha partecipato ad oltre 150 esposizioni collettive ed ha realizzato 22 mostre personali. Le varie esperienze plastiche lo conducono ad indagare su temi quali: “il sogno”, “la maternità”, “l’attesa”, “amanti”, “giocolieri”,”cavalli”, “bagnante”, “mare”, “colline”, alcune di queste opere sono anche presenti in raccolte Civiche e musei d’arte contemporanea come: quella di Ascoli Piceno, o di Gallarate (VA) o di La Spezia. Recentemente la ricerca verte su tematiche surrealistiche e metafisiche: “il pensatore” e “i dieci sogni di Andrè Breton”.
Sono ben oltre 100 le opere d’arte sacra, statue, bassorilievi, altorilievi, medaglioni, busti che ha realizzato dall’inizio della sua attività e oltre 50 le opere pubbliche. Tra queste ultime troviamo: il monumento-fontana in travertino del 1967, dedicato Ai Marinai d’Italia, a Castellanza ; il grande busto in bronzo per Don Ambrogio Gianotti , per la chiesa di San Edoardo a Busto Arsizio (Va); il busto del Cardinale Andrea Ferrari per la chiesa di S. Stefano Ticino (Mi); due grandi statue di marmo rosa del Portogallo, componenti il gruppo “ Annunciazione” (l’angelo di 2.90m. e la Verginedi 2.70m), per la Chiesa “Madonna della Speranza” di Gallarate (Va). E ancora , le porte bronzee “Le beatitudini”(m 4,34 x 2,88) per la chiesa parrocchiale del suo paese natale, San Vittore Olona (Mi), inaugurate nel 1997; mentre più di recente vanno ricordati due altorilievi di marmo bianco di Carrara, “La scrittura e la Lettura”, creati per l’Istituto Tirinnanzi di Legnano, ed inaugurati da Roberto Formigoni il 29 Settembre 2007. Lo stesso Governatore Formigoni il 20 gennaio 2010 ha inaugurato per l’ingresso di Oncologia all’Ospedale L. Sacco di Milano il bassorilievo di pietra dorata “ Al di qua e al di là dell’albero”.
Sull’altro fronte , invece, quello della replica di statue, nel 1984 Gagliardi ha avuto la soddisfazione di essere chiamato a lavorare con la Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano, con la quale continua una proficua collaborazione. Le sculture che l’artista replica, provengono per la maggior parte dalle campate absidali e dai transetti, dai terrazzi, da guglie e gugliotti, rese irrecuperabili dall’inquinamento e spesso ormai mancanti di ampie parti.
Tra le più importanti repliche del Duomo troviamo la scultura in marmo di Candoglia Sant’ Orsola (l’ originale, del 1869, è di Giuseppe Grandi ) e l’elegante statua di Sant’Ignazio da Loyola ( del 1855diPompeo Marchesi ). Nel 1995, il Ministero dei Beni Culturali commissiona a Gagliardi le repliche di due statue:SanLuca Evangelista da un originale di Grazioso Rusca ( scultura del 1810 di 2.2m) e Re David, originale di Luigi Acquisti del 1809 ( 2.05m), poste nella campata centrale del Duomo di Milano. A conclusione dello straordinario restauro della facciata della Cattedrale, nel maggio del 2009 è stata messa a dimora la statua di S: Filippo Apostolo, dall’originale di Pompeo Marchesi del 1812 (2.19m).
Particolare attenzione ha dedicato anche al restauro specifico e alla conservazione di opere scultoree.
Tra i committenti privati troviamo la Banca Cariplo, che gli ha commissionato il restauro della scultura in marmo di Carrara della “ Marchesa Virginia Busti Porro” di Vincenzo Vela (1871) e il gruppo “ Los emigrantes”, mentre il museo milanese Poldi Pezzoli gli ha affidato il restauro conservativo dell’altorilievo intitolato alla Vergine Annunciata di Alceo Dossena.. A livello pubblico, ha restaurato , a Legnano, il Monumento al Guerriero, in bronzo (6,19m.) . Nel 2000, tra settembre e ottobre, Gagliardi ha tenuto corsi di riqualificazione e aggiornamento per 150 custodi museali del Comune di Milano , ed ha spesso tenuto conferenze su temi relativi a “ Degrado delle statue, restauro e rifacimento” per enti culturali, tra i quali Italia Nostra ed il FAI italiano.
L’attività fin dai primi anni si orienta su due fronti: le creazione di sue opere su temi particolari, e monumenti celebrativi, e in parallelo si dedica alla replica e al restauro di sculture storiche.
Riguardo al primo filone, va detto che dal 1966 ha partecipato ad oltre 150 esposizioni collettive ed ha realizzato 22 mostre personali. Le varie esperienze plastiche lo conducono ad indagare su temi quali: “il sogno”, “la maternità”, “l’attesa”, “amanti”, “giocolieri”,”cavalli”, “bagnante”, “mare”, “colline”, alcune di queste opere sono anche presenti in raccolte Civiche e musei d’arte contemporanea come: quella di Ascoli Piceno, o di Gallarate (VA) o di La Spezia. Recentemente la ricerca verte su tematiche surrealistiche e metafisiche: “il pensatore” e “i dieci sogni di Andrè Breton”.
Sono ben oltre 100 le opere d’arte sacra, statue, bassorilievi, altorilievi, medaglioni, busti che ha realizzato dall’inizio della sua attività e oltre 50 le opere pubbliche. Tra queste ultime troviamo: il monumento-fontana in travertino del 1967, dedicato Ai Marinai d’Italia, a Castellanza ; il grande busto in bronzo per Don Ambrogio Gianotti , per la chiesa di San Edoardo a Busto Arsizio (Va); il busto del Cardinale Andrea Ferrari per la chiesa di S. Stefano Ticino (Mi); due grandi statue di marmo rosa del Portogallo, componenti il gruppo “ Annunciazione” (l’angelo di 2.90m. e la Verginedi 2.70m), per la Chiesa “Madonna della Speranza” di Gallarate (Va). E ancora , le porte bronzee “Le beatitudini”(m 4,34 x 2,88) per la chiesa parrocchiale del suo paese natale, San Vittore Olona (Mi), inaugurate nel 1997; mentre più di recente vanno ricordati due altorilievi di marmo bianco di Carrara, “La scrittura e la Lettura”, creati per l’Istituto Tirinnanzi di Legnano, ed inaugurati da Roberto Formigoni il 29 Settembre 2007. Lo stesso Governatore Formigoni il 20 gennaio 2010 ha inaugurato per l’ingresso di Oncologia all’Ospedale L. Sacco di Milano il bassorilievo di pietra dorata “ Al di qua e al di là dell’albero”.
Sull’altro fronte , invece, quello della replica di statue, nel 1984 Gagliardi ha avuto la soddisfazione di essere chiamato a lavorare con la Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano, con la quale continua una proficua collaborazione. Le sculture che l’artista replica, provengono per la maggior parte dalle campate absidali e dai transetti, dai terrazzi, da guglie e gugliotti, rese irrecuperabili dall’inquinamento e spesso ormai mancanti di ampie parti.
Tra le più importanti repliche del Duomo troviamo la scultura in marmo di Candoglia Sant’ Orsola (l’ originale, del 1869, è di Giuseppe Grandi ) e l’elegante statua di Sant’Ignazio da Loyola ( del 1855diPompeo Marchesi ). Nel 1995, il Ministero dei Beni Culturali commissiona a Gagliardi le repliche di due statue:SanLuca Evangelista da un originale di Grazioso Rusca ( scultura del 1810 di 2.2m) e Re David, originale di Luigi Acquisti del 1809 ( 2.05m), poste nella campata centrale del Duomo di Milano. A conclusione dello straordinario restauro della facciata della Cattedrale, nel maggio del 2009 è stata messa a dimora la statua di S: Filippo Apostolo, dall’originale di Pompeo Marchesi del 1812 (2.19m).
Particolare attenzione ha dedicato anche al restauro specifico e alla conservazione di opere scultoree.
Tra i committenti privati troviamo la Banca Cariplo, che gli ha commissionato il restauro della scultura in marmo di Carrara della “ Marchesa Virginia Busti Porro” di Vincenzo Vela (1871) e il gruppo “ Los emigrantes”, mentre il museo milanese Poldi Pezzoli gli ha affidato il restauro conservativo dell’altorilievo intitolato alla Vergine Annunciata di Alceo Dossena.. A livello pubblico, ha restaurato , a Legnano, il Monumento al Guerriero, in bronzo (6,19m.) . Nel 2000, tra settembre e ottobre, Gagliardi ha tenuto corsi di riqualificazione e aggiornamento per 150 custodi museali del Comune di Milano , ed ha spesso tenuto conferenze su temi relativi a “ Degrado delle statue, restauro e rifacimento” per enti culturali, tra i quali Italia Nostra ed il FAI italiano.